Visita all'Aeródromo Militar de Lanzarote - 22/07/2011

Abbiamo visitato la base aerea sull'isola di Lanzarote (Canarie), unità di appoggio e rischieramento per i velivoli militari dell'Ejército del Aire spagnolo.

Una nuvolosa giornata del mese di luglio, fattore anomalo a queste latitudini, fa da cornice alla visita di Aeronautica&Difesa all'Aeródromo Militar de Lanzarote. Dopo aver visitato tempo addietro la parte civile dell'aeroporto, vedi Airline n.252/253 Marzo/Aprile 2011, ci viene ora concessa l'autorizzazione per prendere in esame il settore militare. La base dipende, sia operativamente che organicamente dal Mando Aéreo de Canarias (MACAN) e si trova nella provincia di Las Palmas, presso la località di San Bartolomé. Situato nell'est dell'isola, è praticamente una continuazione dell'aeroporto civile di Arrecife, parallelo alla spiaggia di Guacimeta e di fronte alle coste africane del Marocco. Il campo d'aviazione di Lanzarote risale al 1935. Documenti riportano che il 30 aprile del 1936 iniziarono importanti lavori per livellare un'ampia zona di terreno e dar vita così alla pista d'atterraggio. Verso la metà del 1940, l'Ejército del Aire approvava la costruzione di un aeroporto militare sull'isola nell'ambito del piano di difesa dell'arcipelago canario, in posizione strategica rispetto al Sahara occidentale. A partire dal 3 marzo del 1970 l'aeroporto di Lanzarote venne aperto pure al traffico civile nazionale ed internazionale per il trasporto di passeggeri. Fino al 1970 la base militare è vissuta nell'ombra per poi riprendere intensa attività operativa a causa della situazione conflittuale nel Sahara. Il 5 marzo del 1972 furono ceduti ulteriori 27.000 metri di terreno per l'ampliamento del settore militare. Il primo dispiegamento operativo di truppe avvenne il 21 settembre del 1974 quando un DC-3 proveniente da Gando sbarcò i militari destinati alla protezione operativa delle infrastrutture che si erano realizzate.

    

Il 3 novembre del 1973 lo Stato Maggiore dell'aviazione spagnola istituì a Lanzarote l'Escuadrón Aerotáctico n°1. Inizialmente questa unità consisteva in un radar mobile con capacità di continuo spostamento. Successivamente si trasformò in postazione radar fissa che si stabilì nella zona più alta dell'isola, conosciuta con il nome di “Las Penas del Caché” e prese la denominazione di “Escuadrón De Vigilancia Aérea Número 22” (E.V.A. N°22). Questo reparto, con funzione guida caccia, è tuttora operativo e supporta quotidianamente le missioni degli F-18 presenti alle Canarie, compresi quelli con compiti QRA. Nell'emblema dell'unità trova posto il Dromedario, animale presente a Lanzarote. Il nominativo radio del radar è “Scirocco”, dal nome dell'omonimo vento. Durante il 1975 l'aeroporto acquisisce progressivamente maggiore importanza dal punto di vista strategico. Sempre come base di rischieramento e aeroporto alternativo per i velivoli militari spagnoli. Dagli anni '70 ai nostri giorni sono state numerose le infrastrutture che gli uomini dell'Ejército del Aire hanno realizzato con impegno e dedizione, conferendo così alla base l'aspetto moderno e funzionale che presenta oggi. Due importanti visite sono avvenute nell'aeroporto, la prima il 14 novembre del 2004 quando i vertici dello Stato Maggiore spagnolo hanno passato in rassegna l'unità e la seconda il 13 ottobre del 2008 quando sua Altezza Reale, il Principe de Asturias, ha reso ufficialmente visita alla base. Nell'emblema dell'aeroporto troviamo un'aquila in volo sopra i vulcani e le parole: viento, arena, mar y fuego. Questi quattro elementi (vento, sabbia, mare e fuoco) sono tutti caratteristici di Lanzarote: il vento, sempre costante e sostenuto, la sabbia, che i venti stessi portano dal vicino deserto del Sahara, il mare che circonda completamente l'isola e per finire il fuoco, presente perché Lanzarote è un'isola vulcanica, caratterizzata per una vasta zona dal paesaggio lunare con innumerevoli crateri e fenomeni geotermici ancora in atto.

    

Attualmente l'aeroporto è suddiviso in tre aree differenti: quella operativa, l'area dei servizi e quella residenziale. Trovano occupazione presso la base circa 170 militari, molti dei quali hanno appresso la famiglia. Il Comandante dell'aeroporto, recentemente insediatosi lo scorso 11 luglio, è il Colonnello Mariano Díez Clemente, pilota di F-18, coadiuvato dal Capitano Miguel Palacios. Durante la nostra visita non vi erano sfortunatamente velivoli rischierati da altre basi. A settembre sono attesi invece, per un ciclo di esercitazioni, diversi Eurofighters dalla Spagna continentale. Abbiamo assistito tuttavia al passaggio di un Fokker F-27 Maritime, velivolo con compiti SAR, appartenente all'802^ Escuadrón de Fuerzas Aéreas / RCC de Canarias, impegnato in missione di pattugliamento costiero. Anche le isole Canarie infatti risentono, seppure in misura nettamente inferiore rispetto all'Italia, del fenomeno dell'immigrazione clandestina. Piccole imbarcazioni, approfittando delle giornate di mare relativamente calmo, approdano qui provenienti dalle vicine coste del nord Africa, che distano appena un centinaio di chilometri.

    

    

Nel primo pomeriggio è atterrato invece un velivolo da trasporto tattico EADS CASA 295, T-21. Appartenente all'Ala 35, con home-base a Getafe (Madrid), questo aereo proveniva dalla base di Gando, Gran Canaria. In meno di quaranta minuti di volo, con una velocità di crociera di 230 kts, ha raggiunto Lanzarote dove, presso il piccolo terminal dedicato, erano presenti diversi militari con le loro famiglie. Sbarcati i passeggeri e i bagagli, in breve tempo sono iniziate le procedure per l'imbarco e la ripartenza sempre verso Gran Canaria. Da qui con aerei più grandi, i militari potranno rientrare in Spagna. Questo regolare servizio “navetta” è ben espletato dai bimotori Casa 295 che attualmente l'Ejército del Aire ha pure dislocati ad Herat in Afghanistan. Con un peso massimo al decollo di 23.200 kg, può trasportare fino a 78 soldati o 69 paracadutisti completamente equipaggiati. Dotato di autonomia superiore ai 4.000 km, può tuttavia estenderla grazie alla capacità di rifornimento in volo.

    

    

    

E' stato davvero interessante poter accedere e visitare questo reparto, un aeroporto che gode di un clima particolarmente mite durante tutti i mesi dell'anno, se vogliamo un po' il Decimomannu delle Canarie, che ben si presta ad accogliere velivoli in transito per addestramenti fuori area. Per il personale addetto, quando non si lavora, il relax è garantito da sole, mare e spiagge eccezionali.

Diego Bigolin

L'autore desidera ringraziare per la perfetta collaborazione la Sig.ra Rosalba D'Aprile, Embajada de Italia en España, Agregaduría de Defensa e l'Ammiraglio Fusco. Uno speciale ringraziamento al Capitano D. Miguel A. Palacios Castro, nonchè al Colonnello Mariano Díez Clemente, per la cortesia e gentilezza dimostratami.